“Le persone sono il nostro orgoglio: è soprattutto grazie alla loro determinazione che Nippon Gases Italia sta gestendo questa situazione così delicata in modo efficiente, sicuro e lucido”. Parole di Franco Marini, Medical e Industrial Customer Service Manager Nippon Gases Pharma, divisione impegnata in prima linea nella gestione dell’emergenza Covid-19 grazie ai suoi tecnici che operano direttamente negli ospedali per portare le bombole di ossigeno nei vari reparti e per costruire e manutenere impianti e serbatoi di gas medicali all’interno e all’esterno delle strutture sanitarie, senza dimenticare le attività di manutenzione ordinaria che si svolgono nelle officine di Chivasso e Terni.
Numeri da record
Le sollecitazioni arrivano da ogni parte d’Italia tanto che si sta lavorando giorno e notte per soddisfarle. Nippon Gases Italia, infatti, supporta circa 150 unità sanitarie – tra ospedali e case di cura – di piccole, medie e grandi dimensioni, dislocate su tutto il territorio nazionale. A seconda della localizzazione – il boom di richieste arriva dalla Lombardia e dal Piemonte – delle dimensioni e delle esigenze di ciascuna unità ospedaliera, viene stabilito l’effort necessario, anche grazie all’istituzione di appositi Comitati di crisi. “Negli ospedali più grandi, ad esempio, la fornitura di ossigeno avviene attraverso l’implementazione di serbatoi, in quelli piccoli o nelle case di cura attraverso bombole e pacchi bombole di ossigeno”, spiega Michele Giovagnoni, Hospital Care Business Manager. Uno dei primi interventi svolti nell’ambito della fornitura di gas medicinali ha riguardato l’aumento delle capacità di stoccaggio dei grandi ospedali con la predisposizione di serbatoi criogenici (che consentono cioè lo stoccaggio di grandi quantitativi di gas) più grandi o supplementari. “Nel mese di marzo, in 3 settimane, ne abbiamo installati 19, una quantità che di solito si raggiunge in diversi mesi. E per il mese di aprile ne sono già stati richiesti 12. Le richieste degli ospedali in alcuni casi sono aumentate del 40%. Fortunatamente la nostra forte specializzazione nel settore sanitario ed ospedaliero, che ci ha consentito di mettere a punto negli ultimi anni procedure e modalità di intervento, e la disponibilità di adeguate scorte di materiali ci hanno permesso di reagire con prontezza e capacità organizzativa. Molti di noi – racconta Franco Marini – stanno facendo turni di lavoro di 12 ore e molti professionisti della divisione Industrial, che in questo momento non lavora a pieno regime, stanno dando una mano della divisione Pharma”.
Supporto allo Spallanzani
Conosciamola allora un po’ più nel dettaglio, questa organizzazione. “Ci sono gli operatori che si interfacciano con la logistica – spiega Giovagnoni – quelli che gestiscono la fornitura di ossigeno sul sito, attraverso la distribuzione di bombole e concentratori di ossigeno, e delle relative scorte, quelli che garantiscono la tracciabilità del farmaco e i tecnici responsabili della manutenzione e dell’installazione degli impianti di gas medicinali”.
Una parte di questi operatori e tecnici presidia costantemente gli ospedali attraverso un servizio di supporto che in questo periodo è stato adeguatamente intensificato. “All’Ospedale Spallanzani, l’istituto nazionale per le malattie infettive di Roma, abbiamo dovuto provvedere all’ampliamento del servizio con l’integrazione di quattro tecnici Nippon Gases Italia per potenziare la fornitura di gas medicinali e allestire nuovi posti di terapia intensiva. Un lavoro prezioso e professionale che ci ha consentito di gestire l’emergenza nel lungo periodo”, racconta Federico Pelliccioni, Director Of Engineering dell’Ospedale.
“E non dimentichiamoci, oltre a operatori e tecnici, gli autisti, la nostra arteria distributiva, risorse instancabili ed efficienti, senza i quali le forniture di gas medicinali non sarebbero materialmente possibili”, interviene ancora Marini.
Dalla fornitura di gas medicinali al telecontrollo degli ospedali
L’attività è ancora nel pieno. Nippon Gases Italia, infatti, sta approntando, ove necessario, anche nuovi reparti di emergenza, con l’installazione di tutti i dispositivi necessari all’erogazione e alla somministrazione di ossigeno. E, per fronteggiare la carenza di contenitori per i gas medicinali, ha provveduto alla distribuzione di 3.500 bombole e 30 pacchi bombole aggiuntivi e ha avviato una campagna di sensibilizzazione per la restituzione di bombole vuote. Infine, è stato potenziato anche il servizio di telecontrollo ospedaliero, con cui monitorare da remoto i consumi di ossigeno degli ospedali e garantire così approvvigionamenti tempestivi.
Tutte iniziative, queste, che testimoniano il grande impegno e senso di responsabilità dell’azienda. “Esserci è un nostro preciso dovere morale”, concludono Marini e Giovagnoni.