Ultimo aggiornamento: 2 Agosto 2024

Recupero, rigenerazione e smaltimento dei gas refrigeranti

Negli interventi di assistenza e manutenzione delle apparecchiature di refrigerazione, estrarre un fluido refrigerante equivale a produrre un rifiuto speciale pericoloso (CER 140601*), che deve essere recuperato secondo norma di legge per poi essere avviato a smaltimento o rigenerato da aziende specializzate.
In questo articolo vediamo come gestire in modo corretto e responsabile un gas refrigerante esausto.

rigenerazione dei gas refrigeranti

Rifiuti speciali pericolosi: la normativa

Il D.lgs. 152/2006 prevede che i produttori di rifiuti speciali pericolosi, fra i quali rientrano anche le imprese che effettuano l’estrazione di un gas refrigerante esausto da un sistema o un’apparecchiatura, sono obbligati a:

  • tenere un registro carico/scarico
  • conferire il rifiuto a un centro di raccolta autorizzato per le operazioni di recupero/rigenerazione ed in ultima istanza avviarlo allo smaltimento.

Il refrigerante estratto (rifiuto) può essere trasportato dal luogo in cui è avvenuto l’intervento alla sede della propria attività e/o presso un centro di raccolta solo se:

  • si è iscritti alla categoria 2 BIS dell’Albo dei Gestori Ambientali,
  • o se ci si avvale di un trasportatore iscritto alla categoria 5 dell’Albo dei Gestori Ambientali (trasporto conto terzi di rifiuti speciali pericolosi).

Ogni trasporto che non rispetti quanto sopra si configura come trasporto non autorizzato soggetto a sanzione.

Qual è la differenza fra recupero, riciclo e rigenerazione dei gas refrigeranti?

L’articolo 2 della Normativa F-Gas definisce il “recupero” come “la raccolta e lo stoccaggio di gas fluorurati a effetto serra provenienti da prodotti, inclusi contenitori, e apparecchiature effettuati nel corso delle operazioni di manutenzione o assistenza, o prima dello smaltimento dei prodotti o delle apparecchiature”.

Una volta recuperato, un gas refrigerante può essere riciclato, rigenerato o avviato allo smaltimento.

Il “riciclaggio” consiste nel “riutilizzo di un gas fluorurato a effetto serra recuperato previa effettuazione di un processo di depurazione di base”. In questo caso, il risultato del trattamento è un gas con qualità e prestazioni inferiori a quelle del prodotto vergine.

Il processo di riciclo non deve essere confuso con quello di “rigenerazione“, ossia “il ritrattamento di un gas fluorurato a effetto serra recuperato allo scopo di ottenere un rendimento equivalente a quello di una sostanza vergine, tenendo conto del suo uso previsto”.

Come si decide se rigenerare, riciclare o smaltire un gas refrigerante?

Innanzitutto occorre precisare che non tutti i fluidi refrigeranti sono riciclabili o rigenerabili. Possono essere sottoposti a riciclaggio i gas non contaminati da motore bruciato. Mentre la possibilità di rigenerare o meno un fluido dipende dalla tipologia e dal grado di inquinamento. Quando dall’analisi chimica secondo i parametri dell’AHRI 700 emerge che il trattamento di rigenerazione non è possibile, il refrigerante deve essere smaltito definitivamente.

In secondo luogo, è bene sapere che i gas riciclati sono utilizzabili solo all’interno della stessa apparecchiatura da cui sono stati recuperati, o apparecchiatura simile in funzionamento e componenti, esclusivamente dall’impresa che ha effettuato o per conto della quale è stato effettuato il recupero. Al contrario, i gas rigenerati possono essere utilizzati nella stessa o in qualunque altra apparecchiatura.

Inoltre, come spiegato in un precedente articolo dal titolo “7 cose da sapere sul riciclo dei gas refrigeranti HFC“, per il reimpiego di gas riciclati è necessario essere in possesso della documentazione che attesta la storia del refrigerante e dell’apparecchiatura.

Perché rigenerare un gas refrigerante o usare un refrigerante rigenerato?

Dal 1° gennaio 2020 il Regolamento Europeo F-Gas (art.13 comma 3) vieta l’uso di gas fluorurati con GWP>2500 per l’assistenza e la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione con carica>40 ton di CO2 equivalente. Questo divieto, fino al 1° gennaio 2030, non si applica ai gas rigenerati.

Oltre al vantaggio legato alla possibilità di utilizzo di questi gas senza limiti di legge e di GWP fino al 2030, chi rigenera e utilizza gas rigenerati contribuisce allo sviluppo di un’economia circolare dei prodotti fluorurati. Allungando la vita utile dei prodotti già esistenti, si riducono gli sprechi e la quantità di rifiuto da gestire.

Va aggiunto che i refrigeranti rigenerati, le cui proprietà come spiegato nei paragrafi precedenti sono pari a quelle dei gas refrigeranti vergini, rappresentano una valida soluzione agli effetti del phase-down degli HFC sulla disponibilità e sui prezzi di questi prodotti.

Lo stabilimento Nippon Gases accreditato per la rigenerazione dei gas refrigeranti

Il trattamento di rigenerazione dei gas refrigeranti deve essere compiuto da un centro autorizzato. Il nostro stabilimento di Bagnatica, in provincia di Bergamo, è uno dei pochi siti italiani certificati per un processo di rigenerazione conforme alle specifiche internazionali AHRI 700.

Inoltre, all’interno del nostro laboratorio siamo in grado di compiere tutte le analisi necessarie per la verifica dello stato di inquinamento del fluido e della possibilità di rigenerazione:

  • Cromatografia per la determinazione del titolo, della composizione
  • Rilevazione e misurazione di eventuali inquinanti altobollenti
  • Metodo Karl Fischer per la misurazione del tenore di umidità
  • Test di Acidità
  • Test Ione Cloro

Grazie a una lunga e consolidata esperienza nel settore della refrigerazione, Nippon Gases ha a disposizione tutti gli strumenti e le competenze per supportare i clienti nella corretta gestione dei gas refrigeranti esausti.

Ecostar: un servizio completo per il recupero e la rigenerazione dei gas refrigeranti esausti

Nippon Gases Refrigerants offre ai clienti assistenza completa per il recupero e il trattamento dei gas refrigeranti con il pacchetto Ecostar. Il servizio comprende:

  • Analisi chimiche preliminari del refrigerante
  • Noleggio di contenitori per il recupero
  • Ritiro dei contenitori con mezzi autorizzati al trasporto di rifiuti
  • Analisi del gas recuperato
  • Rigenerazione o avvio allo smaltimento del refrigerante in base a tipologia e grado di inquinamento

 

 

Per il recupero e il trattamento di piccole quantità di gas refrigeranti, è possibile attivare il servizio in abbonamento annuale EasyEcostar, che garantisce un ritiro all’anno in tutto il territorio nazionale, isole comprese.

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I nostri esperti ti aiuteranno a gestire senza pensieri i refrigeranti esausti nel rispetto delle normative vigenti e degli standard ambientali.