Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2024

Il futuro è 3D

L’additive manifacturing, comunemente noto come stampa 3D, è uno dei capisaldi dell’Industria 4.0. Rivoira investe per assumere un ruolo sempre più importante nella fornitura di gas e nella progettazione dei sistemi

stampante tridimensionale di Nippon Gases Italia

“È una rivoluzione non solo nella produzione dei manufatti ma nello stesso modello di business”. Nelle parole di Roberto Celeghin, Industrial Marketing & Application Manager – PAG Market di Nippon Gases Industrial, si legge tutta l’importanza della stampa 3D, la tecnologia per la realizzazione di oggetti tridimensionali che si appresta a modificare radicalmente il mondo delle produzioni in serie e forse anche i nostri stili di vita.

Del resto, che si tratti di una novità rivoluzionaria lo conferma il fatto che la cosiddetta Industria 4.0 viene spesso anche definita la Quarta Rivoluzione Industriale. Dopo i primi tre grandi capitoli in cui si è sviluppata l’industria moderna (meccanizzazione, catena di montaggio, informatica), l’attuale cambiamento che sta investendo la produzione si basa appunto sull’additive manifacturing, oltre che su tecnologie come la realtà aumentata, il cloud e i big data.

Dai prototipi alla produzione

La crescita è esponenziale in tutto il mondo e anche in Italia. “Secondo me siamo ancora agli inizi” spiega Roberto Celeghin. “Questa tecnologia esiste da trent’anni, e per lungo tempo è servita solo per la prototipazione. Ma negli ultimi cinque anni l’evoluzione tecnologica ha fatto passi da gigante. Gli impianti di stampa 3D sono passati da avere una sola sorgente laser ad averne due o anche quattro, il che ha determinato un incremento della rapidità del processo che lo rende adatto anche alla produzione e non solo ai prototipi”.

Come spiegare il potenziale rivoluzionario dell’additive manifacturing? “Con un semplice esempio” risponde Celeghin. “Se voglio far arrivare un manufatto a Hong Kong, anziché spedirlo materialmente mi basta inviare un file. Sarà poi un macchinario nel luogo di destinazione a trasformare quel file nel mio manufatto”.

Ma cosa c’entra il gas con l’Additive Manufacturing?

È presto detto. Il processo, oltre che ad utilizzare plastica e resina, utilizza altresì polveri metalliche, che vengono stese su strati di poche decine di micron e che vengono fuse da un laser solo nei punti necessari creando progressivamente la forma tridimensionale. Durante il trattamento ad alta temperatura la polvere metallica si trasforma in un materiale indivisibile; in questa fase il metallo necessita di essere protetto dall’ossidazione, e questa protezione avviene impiegando il gas, più precisamente Azoto o più comunemente Argon a seconda della tipologia di metallo che si sta utilizzando.

Additive FVG Square: innovazione in Friuli

Nippon Gases Italia è partner tecnologico di “Additive FVG Square, un progetto inaugurato recentemente e promosso dal parco scientifico Friuli Innovazione. È rivolto alle imprese che vogliono sperimentare le tecnologie additive collaborando in un percorso di ricerca industriale: Cinque imprese manifatturiere del Friuli Venezia Giulia avranno a disposizione un Laboratorio dotato di una macchina EOS M290 e di tutte le attrezzature e software necessari per la sperimentazione della tecnologia di Additive Manufacturing con lo scopo di definire nuovi modelli produttivi. Oltre a fornire l’argon, Nippon Gases Italia ha realizzato l’impianto attraverso cui il gas viene distribuito, come pure i sistemi per il monitoraggio dei consumi e per il riordino automatico.

…e non solo

Additive FVG Square è uno dei diversi progetti in cui Nippon Gases Italia ha avviato delle collaborazioni con parchi scientifici e anche con produttori di impianti. Si tratta di partnership fondamentali per chi, come Nippon Gases Italia, si presenta come promotore di soluzioni e tecnologie innovative. “Oggi noi e i nostri competitor abbiamo in questo settore il ruolo di fornitori di una commodity” sostiene Roberto Celeghin. “Ma stiamo investendo per intervenire nel processo di produzione e migliorarlo, rendendolo più efficace e quindi interessante per un numero sempre maggiore di aziende. In questo e in altri campi lavoriamo costantemente per trovare soluzioni innovative, perché l’innovazione fa parte del nostro Dna”