- Chi ben comincia è a metà dell’opera
- Impianti trattamento acque reflue: non abbassare mai la guardia
- Impianto di trattamento acque reflue inefficiente? Occhio alle normative
- Bassi livelli di efficienza: quando i costi finiscono fuori controllo
- Il consumo energetico degli impianti: rischi e opportunità
- Quando l’efficienza energetica dell’impianto di depurazione acque reflue è tutto
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Domande importanti, anzi fondamentali, le cui risposte possono davvero fare la differenza nelle tue attività quotidiane. A partire dalla possibilità di dimezzare i consumi energetici del tuo impianto di depurazione. Ma procediamo con ordine.
Chi ben comincia è a metà dell’opera
Da qui non si scappa. La prima cosa che devi fare è conoscere il reale livello di efficienza del tuo impianto. Come? Sono due i passaggi fondamentali:
- implementare un monitoraggio quotidiano delle acque
- tenere sotto controllo il funzionamento del depuratore
Dimezzare i costi riducendo la manutenzione? La soluzione c’è. Una volta determinato lo stato di salute del tuo impianto, il tuo compito sarà quello di trovare soluzioni che ti permettano al tempo stesso di:
- raggiungere i tuoi obiettivi di risparmio energetico
- ridurre al minimo gli interventi di manutenzione
La buona notizia è che queste soluzioni esistono già e sono facilmente reperibili sul mercato. Un esempio su tutti: l’integrazione di ossigeno puro in vasca.
I dati parlano da soli: con questa soluzione è possibile solubilizzare fino a 8 Kg O2/kWh ottenendo di fatto un dimezzamento dei consumi energetici ed evitando interventi strutturali in vasca e giorni di fermo impianto.
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Impianti trattamento acque reflue: non abbassare mai la guardia
Parliamo ora di un altro tema fondamentale: la necessità di mantenere un elevato standard di efficienza nel tuo impianto di depurazione. Perché è così importante?
L’efficienza di un impianto è un indicatore strategico perché influisce direttamente su 3 elementi che non dovresti mai trascurare:
- rispetto delle normative
- costi di gestione
- consumo energetico
Vediamoli in dettaglio.
Impianto di trattamento acque reflue inefficiente? Occhio alle normative
Quando un impianto si discosta sensibilmente dai livelli standard di efficienza di solito vuol dire che:
- non è monitorato correttamente e/o
- presenta disfunzioni su cui non si è voluto – o saputo – intervenire
In questi casi la probabilità che prima o poi vengano superati i livelli massimi fissati per legge è molto alta. Con il rischio di pesanti sanzioni.
Bassi livelli di efficienza: quando i costi finiscono fuori controllo
Se il tuo impianto di depurazione acque reflue non è dotato di un sistema di monitoraggio ad hoc, individuare la causa precisa dei malfunzionamenti può risultare complicato e costarti molto tempo.
Il rischio di perdere il controllo dei costi è allora dietro l’angolo. Per esempio, a causa di interventi strutturali sull’impianto, magari non risolutivi. Oppure per il protrarsi dei giorni di stop forzato dell’impianto.
In questo caso la strada migliore è quella di affidarsi a soluzioni mirate, che consentano un rapido recupero dei livelli di efficienza del tuo impianto, come la riduzione dei fanghi di supero tramite ozono o i sistemi di aerazione basati sull’integrazione di ossigeno puro.
Il consumo energetico degli impianti: rischi e opportunità
Come abbiamo già ricordato, un positivo bilancio energetico nella conduzione degli impianti di trattamento acque reflue è un altro argomento strategico, sia per gli evidenti benefici in termini di tutela dell’ambiente, sia per il decisivo risparmio sui costi.
Un impianto inefficiente può rappresentare una seria minaccia su questo fronte. Una situazione di insufficiente ossigenazione della vasca, dovuto a sistemi di aerazione non adeguati, oltre a provocare dei gravi problemi alla qualità dello scarico può essere accompagnato da un elevato spreco di energia elettrica. In questo caso i costi della bolletta energetica possono lievitare di pari passo al decrescere del livello di efficienza dell’impianto.
Una situazione tanto più grave se si pensa alla semplicità di interventi, come l’introduzione in vasca di ossigeno puro, che possono ripristinare in brevissimo tempo il livello di efficienza standard di un impianto.
Con interventi, per di più, non invasivi e di rapida attuazione.
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Quando l’efficienza energetica dell’impianto di depurazione acque reflue è tutto
Riepiloghiamo quanto detto finora: conformità alle normative, risparmio sui costi di gestione, bolletta energetica, insomma tutto quello che conta passa da una sola cosa: un livello ottimale di efficienza del tuo impianto di depurazione delle acque reflue.
Ecco perché se sei un Energy Manager che opera nel campo del trattamento acque reflue, ora sai che questo è il tema n. 1 della tua agenda.
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