Vi sarete chiesti come funziona il trasporto del vaccino
È accaduto di recente che in molti si siano domandati come funziona il trasporto e la conservazione del vaccino anti-Covid di Pfizer-Biontech. In particolare, alcuni utenti, vedendo in televisione, sui giornali e sul web le immagini dell’arrivo del prodotto, contenuto in grandi “scatole”, nelle varie sedi deputate alla vaccinazione, hanno pensato a come delle semplici “scatole” potessero garantire la catena del freddo di cui tanto abbiamo sentito parlare.
Vi vogliamo raccontare cosa si nasconde dietro questa scatola blu. I contenitori forniti da Dryce, azienda leader in Italia nella produzione di ghiaccio secco e parte di Nippon Gases Italia, sono in realtà la migliore garanzia di mantenimento della catena del freddo e, quindi, di sicurezza ed efficacia del vaccino.
Dryce: il viaggio refrigerato del vaccino con Thermoblock
Per raccontare il viaggio è necessario partire dall’inizio e riassumerne brevemente le tappe.
Il 24 dicembre 2020 il vaccino (9.750 dosi), all’interno dell’apposito imballaggio refrigerato con ghiaccio secco a una temperatura compresa tra i -60 e i -90°C, è partito dallo stabilimento del produttore di Puurs, in Belgio. Il 25 è arrivato nel nostro Paese giungendo in serata alla caserma Salvo D’Acquisto di Roma. Da qui la mattina successiva, il 26, è stato trasportato all’ospedale Irccs Lazzaro Spallanzani della capitale, la struttura incaricata di ripartire le dosi vaccinali tenendo conto del fabbisogno di ciascuna regione. Le forze armate avrebbero poi rapidamente consegnato il prodotto sul territorio, in tempo per cominciare le somministrazioni il 27 dicembre, il giorno previsto per l’inizio delle vaccinazioni in tutti i Paesi europei, ribattezzato Vax day.
Dato che il vaccino sarebbe stato somministrato, come da programma, nel giro di 24 ore e sarebbe dovuto obbligatoriamente essere a temperatura ambiente al momento dell’infusione, non avrebbe avuto alcun senso continuare a mantenerlo a una temperatura polare. Ecco perché gli operatori dell’ospedale romano hanno smistato le fiale riponendole in appositi imballi Thermoblock, in grado di assicurare una temperatura compresa tra i 2 e gli 8°C.
Una procedura corretta, in linea con le indicazioni dell’European medicines agency (Ema), che sul proprio sito evidenzia che i flaconi possono essere conservati “sei mesi a una temperatura compresa tra -90 e -60°C […] fino a cinque giorni a una temperatura compresa tra 2 e 8°C e fino a due ore a una temperatura non superiore a 30°C“.
L’arrivo a destinazione del vaccino sano e salvo
È così che, all’interno di questi idonei imballaggi, il 27 mattina tutti i vaccini sono arrivati nelle sedi di destinazione, dove sono iniziate le vaccinazioni.
Un’altra piccola, ma importante annotazione: gli imballaggi mantengono la temperatura corretta per il vaccino solo dove serve, ovvero all’interno delle confezioni, non all’esterno. Per questo l’operatore può movimentare i contenitori in modo agevole, senza l’ausilio di guanti o di appositi dispositivi di protezione.
Dryce, parte di Nippon Gases Italia
DRYCE – Nata nel 1998 da una joint-venture fra Nippon Gases Italia, leader nella produzione e distribuzione dei gas e nello sviluppo di nuove tecnologie, e Gruppo Marotta, Dryce si è inizialmente dedicata alla distribuzione di ghiaccio secco (biossido di carbonio). Negli anni l’azienda si è a mano a mano diversificata, ampliando e completando la propria gamma di prodotti. È così riuscita a distinguersi nel mercato in termini sia di innovazione, sia di know how, fornendo ai propri clienti le migliori soluzioni disponibili e diventando così uno dei maggiori player nel mercato italiano ed europeo.