Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio 2024

Legionella, prevenzione nelle strutture sanitarie: fonti di infezione, modalità di trasmissione e fattori di rischio

Nel dibattito in corso da molti anni sulla prevenzione della legionellosi negli ospedali l’unico punto fermo da cui partire è una conoscenza puntuale e completa della prevenzione della Legionella nelle strutture sanitarie: quali sono le fonti di infezione, le modalità di trasmissione e i fattori di rischio.

Medici si lavano le mani per evitare il rischio Legionella

In questo post affronteremo, punto per punto, questi aspetti che rappresentano inoltre gli elementi che andrebbero sviluppati nella prima parte del documento di valutazione del rischio di ogni struttura sanitaria.

Seguimi nei prossimi minuti per riorganizzare le idee e partire con il piede giusto.

Prevenire il rischio Legionella negli ospedali: individuare le fonti di infezione

Tutte le patologie associate alla definizione di legionellosi trovano la loro causa nei batteri Gram-negativi aerobi del genere Legionella.

Essendo localizzati negli impianti di distribuzione dell’acqua è proprio da qui che dobbiamo partire per localizzare le principali fonti di infezione.

Nelle strutture sanitarie possiamo individuare differenti sorgenti di infezione, localizzate in punti diversi del complesso ospedaliero:

  • impianti idrici
  • torri di raffreddamento e condensatori evaporativi
  • dispositivi per la respirazione assistita
  • umidificatori
  • piscine riabilitative e vasche per il parto in acqua
  • trattamenti medici di altra natura.

Prevenire il rischio Legionella negli ospedali: conoscere le modalità di trasmissione

Strettamente collegate alle fonti di infezione sono le modalità con cui si contrae il batterio della Legionella. La trasmissione avviene principalmente per via respiratoria tramite:

  • aspirazione o microaspirazione
  • inalazione di aerosol contenente il batterio.

Le goccioline contaminate si formano spruzzando l’acqua, immettendo aria nell’acqua o a causa dell’impatto prodotto dall’incontro con una superficie solida. La dimensione delle particelle di acqua è indicativa del grado della loro pericolosità. Le gocce più piccole, inferiori cioè a 5 micron, raggiungono con più facilità le vie respiratorie basse.

È facile intuire come una comune operazione quotidiana come fare la doccia si possa quindi trasformare in potenziale esposizione alla malattia.

Legionella nelle strutture sanitarie: analizzare e gestire i fattori di rischio

Le informazioni che hai appena letto relative alle fonti di infezione e alle modalità di trasmissione della patologia vanno incrociate con i molteplici fattori di rischio che vanno distinti in:

  • fattori di rischio ambientali
  • fattori di rischio personali.

Fattori di rischio ambientali

Il primo gruppo comprende soprattutto le situazioni che favoriscono la colonizzazione del batterio Legionella negli impianti idrici, per esempio:

  • impossibilità di garantire le temperature adatte (la Legionella prolifera tra i 20° e i 50°)
  • ostruzione delle tubazioni e conseguente ristagno di acqua nell’impianto
  • formazione di biofilm (che rappresenta il principale fattore di rischio)
  • bassa pressione o flusso intermittente dell’acqua
  • presenza di protozoi
  • presenza di rami morti che generano un flussaggio nullo.

Altri fattori a rischio ambientali sono rappresentati dalle torri di raffreddamento o evaporative la cui criticità aumenta nei casi in cui non siano svolte regolari attività di manutenzione, come emerso da alcuni recenti casi di legionellosi.

Risulta chiaro che per impedire la proliferazione dei batteri di Legionella la soluzione da adottare passa dall’individuazione di un corretto sistema di disinfezione e da un adeguato protocollo di controllo e monitoraggio delle utenze.

Il corretto sistema da adottare dovrà da un lato abbattere il rischio della proliferazione della Legionella, dall’altro evitare di danneggiare le tubature degli impianti.

Fattori di rischio personali

Il rischio di contrarre la malattia è collegato al grado di predisposizione del soggetto esposto e al livello di intensità dell’esposizione, vale a dire la quantità di Legionella e il tempo di esposizione.

I principali fattori di rischio personali sono rappresentati da:

  • età avanzata
  • immunosoppressione dovuta a trapianti o ad altre cause
  • diabete
  • patologie croniche dell’apparato cardiaco e polmonare
  • interventi chirurgici a testa e collo
  • leucemie e linfomi
  • uso dispositivi respirazione assistita
  • tabagismo e alcolismo.

Nelle strutture ospedaliere, e ancora di più nelle RSA, i soggetti maggiormente a rischio sono quindi rappresentati dalle persone anziane e dai soggetti immunodepressi.

Per concludere

A causa dell’elevato rischio di diffusione e dell’ampiezza delle categorie potenzialmente coinvolte, la Legionella è uno di quei temi che non ammette incertezze e lacune informative.

Ecco perché nei prossimi post approfondiremo, con lo stesso stile rigoroso e sintetico, altri argomenti utili agli operatori del settore, quali i sistemi di monitoraggio e le soluzioni per prevenire la diffusione della Legionella.

Continua a leggerli se vuoi trovare informazioni, documenti e altri spunti utili per il tuo lavoro.

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