Ultimo aggiornamento: 23 Luglio 2024

Normativa F-Gas e refrigeranti HFO A2L a bassissimo GWP

Il Regolamento UE n° 517/2014, noto come Regolamento F-gas, ha l’obiettivo limitare il riscaldamento globale riducendo del 79% l’utilizzo di gas refrigeranti a elevato effetto serra entro il 2030. A tale scopo, tra le altre misure di intervento, il regolamento ha introdotto delle restrizioni d’uso nei nuovi impianti di gas fluorurati ad alto impatto ambientale. La migliore alternativa a questi prodotti sono i refrigeranti HFO A2L, moderatamente infiammabili, in grado di garantire buone prestazioni e mitigare al contempo il riscaldamento globale.

refrigeranti a2l per frigoriferi e congelatori a uso commerciale

La Normativa F-Gas: le restrizioni per nuovi impianti dal 2022

Il Regolamento F-Gas definisce i limiti di utilizzo dei gas fluorurati con alto GWP (Global Warming Potential) nei nuovi sistemi, e la data di decorrenza delle restrizioni, in base al tipo applicazione.

Ma quando e quali divieti entreranno in vigore prossimamente?

Dal 1° gennaio 2022 sarà vietato immettere in commercio:

  • frigoriferi e congelatori per uso commerciale (apparecchiature ermeticamente sigillate) contenenti HFC con GWP>150.
  • sistemi di refrigerazione centralizzati multipack per uso commerciale, di capacità nominale > 40 kW, contenenti o il cui funzionamento dipende da gas fluorurati a effetto serra con GWP>150. A eccezione del circuito refrigerante primario di sistemi a cascata, in cui possono essere usati gas fluorurati a effetto serra con GWP<1500.

I nuovi gas refrigeranti per i produttori di banchi frigo in locali esposti al pubblico

L’impatto della normativa andrà soprattutto a colpire gli OEM (original equipment manufacturer) produttori di banchi frigo esposti in locali aperti al pubblico, ma anche i tecnici dedicati alla loro manutenzione.

Nei nuovi impianti centralizzati con capacità superiore a 40Kw, in sostituzione dei gas R404A o di R448A, R449A e R407H, sarà possibile utilizzare R454C e R455A entrambi con GWP 148.
Mentre nel circuito refrigerante primario di sistemi a cascata sarà possibile usare R513A, R1234ze, R515B e CO2.

Le nuove miscele refrigeranti a base di HFO hanno un GWP prossimo a quello della CO2 (uguale a 1), e sono classificati come A2L ovvero blandamente infiammabili.

Cosa determina l’infiammabilità di un gas refrigerante?

L’infiammabilità è la proprietà di una sostanza che definisce la sua capacità di iniziare e sostenere una combustione, ovvero il processo di ossidazione di un combustibile da parte di un comburente con rilascio di energia.

I parametri per la classificazione dell’infiammabilità sono:

  • Il limite inferiore e limite superiore di infiammabilità, ossia le concentrazioni di combustibile nel comburente, che racchiudono il campo di infiammabilità della miscela.
  • L’energia di innesco, vale a dire l’energia necessaria a iniziare il processo di combustione. Senza una sufficiente energia d’innesco la combustione non avviene.
  • La velocità di propagazione del fronte di fiamma, che indica la rapidità con cui si sviluppa la combustione, la pericolosità del processo e la sua capacità di autosostenersi.
  • Il calore di combustione, indicatore della la quantità di energia che viene rilasciata nella reazione, ma anche della pericolosità e della capacità di autosostenersi della combustione.

Infiammabilità e tossicità dei gas refrigeranti HFO A2L

La norma internazionale ISO 817:2014 classifica l’infiammabilità dei refrigeranti in tre categorie.

  • Classe 1: non infiammabili
  • Classe 2: moderatamente infiammabili
  • Classe 3: altamente infiammabili

Appartengono alla seconda classe i refrigeranti che a 60°C e pressione atmosferica hanno:

  • limite inferiore di infiammabilità superiore a 0,1 kg/m3 e
  • calore di combustione inferiore a 19.000 kJ/kg.

All’interno di questa seconda classe, è stata introdotta una sottoclasse 2L per categorizzare come moderatamente (anche dette blandamente o leggermente) infiammabili quelle sostanze che hanno velocità di propagazione del fronte di fiamma inferiore a 0,1 m/s.

La lettera indica invece la tossicità della sostanza:

  • A: sostanze non tossiche
  • B: sostanze tossiche.

Quando si utilizzano refrigeranti A2L a moderata infiammabilità è necessario effettuare un risk assessment prima dell’istallazione dell’impianto, e rispettare i limiti di carica indicati a valle di detta analisi. La normativa riguardante questa tipologia di impianti è in costante evoluzione.

Refrigeranti HFO A2L: consentito l’utilizzo in impianti installati in locali con acceso al pubblico

Il Decreto del Ministero dell’Interno 23 novembre 2018 ha autorizzato l’utilizzo di refrigeranti blandamente infiammabili (A2L) in impianti installati in locali aperti al pubblico.

Come riportato nel punto V.8.5.10 “Sicurezza impianti tecnologici”:

«I gas refrigeranti negli impianti centralizzati di climatizzazione e condizionamento (Capitolo S.10) e di refrigerazione alimentare, inseriti in aree TA (locali destinati ad uffici e spazi comuni) devono essere classificati A1 o A2L secondo ISO 817 “Refrigerants – Designation and safety classification” o norma equivalente»

Meno documentazione e costi più bassi

La necessaria adozione dei nuovi refrigeranti HFO moderatamente infiammabili non andrà esclusivamente a beneficio dell’ambiente.

Rispetto ai gas fluorurati ad alto GWP, utilizzando refrigeranti HFO con GWP inferiore a 150 è possibile ridurre drasticamente la mole di documentazione da produrre e conservare. Infatti, per queste miscele non è prevista:

  • certificazione aziendale
  • certificazione personale F-GAS per manipolazione refrigeranti fluorurati
  • Registro carico/scarico
  • Dichiarazioni f-gas su portale inserimento dati vendita

Inoltre, la progressiva riduzione delle quote di gas ad elevato GWP introducibili nel mercato europeo, con il tempo, avrà effetti sulla disponibilità di questi prodotti e di conseguenza sul loro prezzo.

Nippon Gases Refrigerants è rivenditore autorizzato dei nuovi prodotti alternativi a bassissimo GWP. Grazie alla nostra centenaria esperienza possiamo fornire consulenza per trovare la soluzione più adeguata alle esigenze di OEM, installatori e manutentori di apparecchiature per il mantenimento della catena del freddo.

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