Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2025

R-455A: la soluzione efficiente e sostenibile per gli impianti di refrigerazione commerciale

Case study nell’impianto di refrigerazione per prodotti surgelati dell’azienda Zini Prodotti Alimentari S.p.A.

Case study nell’impianto di refrigerazione per prodotti surgelati dell’azienda Zini Prodotti Alimentari S.p.A.

Zini Prodotti Alimentari S.p.A.

Nel 1956 nasce a Milano il pastificio Zini, prima azienda al mondo a surgelare pasta fresca e ad utilizzare macchine impastatrici.

Oggi Zini Prodotti Alimentari porta avanti questa tradizione, rispettando le ricette di una volta e rifiutando di usare ingredienti non naturali come coloranti e additivi. Per la conservazione dei suoi prodotti ricorre ad un solo elemento naturale: il freddo.

Nel modernissimo pastificio di Milano, i prodotti appena fatti vengono cotti e surgelati in tempi rapidissimi, in modo da preservarne a lungo il gusto e la naturalità.

Grazie all’utilizzo di attrezzature all’avanguardia nello stabilimento di Cesano Boscone, in attività dal 1973, l’azienda ha fatturato nel 2022 ben 27 milioni di euro con 66 dipendenti, dei quali il 60% realizzati nel canale Food Service. La quota export raggiunge il 60%.

All’interno dello stabilimento è presente anche un factory outlet con la possibilità di vendita al dettaglio e la possibilità di dare ai propri clienti un prodotto a km zero.

I vantaggi dei prodotti surgelati per la ristorazione

La surgelazione permette di utilizzare prodotti sempre freschi, italiani, provenienti da filiere selezionate e controllate, eliminando completamente l’impiego di conservanti, coloranti e additivi.
Zini produce, cuoce in acqua e surgela i suoi prodotti in tempi rapidissimi, in modo da eliminare tutti i processi di conservazione, come la pastorizzazione a vapore.

La surgelazione IQF (Individual Quick Freezing) viene effettuata con tecnologie all’avanguardia per mantenere al 100% le proprietà sensoriali e nutrizionali della pasta fresca.

Per la ristorazione questo si traduce in una serie di indiscutibili vantaggi:

Migliore qualità;
Controllo del food cost, grazie alla riduzione dei costi di manodopera ed energetici;
Tempi di servizio e produttività;
Food safety, grazie alla riduzione dei rischi legati alla contaminazione.

Obiettivi del Case Study

L’Unione Europea, con il Regolamento F-gas EU 517/2014, ha intrapreso un processo di progressiva riduzione dell’utilizzo di refrigeranti ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP). Grazie a diversi meccanismi d’azione, i refrigeranti HFC ad alto GWP saranno vietati e sostituiti dagli HFO a basso GWP nelle nuove installazioni. L’obiettivo comune da raggiungere in un contesto normativo in rapida evoluzione nel settore HVAC/R, responsabile del 25% dei consumi energetici globali, è quello di impegnarsi per sviluppare una cultura tecnica in grado di proporre soluzioni impiantistiche all’avanguardia sotto il punto di vista dell’efficienza energetica.

Alla luce di ciò si comprende come sia fondamentale proporre soluzioni impiantistiche a basso impatto ambientale diretto e indiretto. Diretto in ottemperanza alla Normativa F-gas e indiretto in ottemperanza alle direttive europee “Energy Efficiency First’’.

Proprio per i suddetti motivi, trovano applicazione in questo contesto i nuovi refrigeranti HFO a basso GWP, che Nippon Gases, in collaborazione con Honeywell, sta sviluppando all’interno del mercato italiano ed europeo per il settore della refrigerazione commerciale. Gli HFO sono una valida alternativa ai refrigeranti naturali e garantiscono ottime prestazioni e ridotto impatto ambientale, grazie a valori di TEWI (Total Equivalent Warming Impact) più performanti, rispetto ai gas naturali, in varie applicazioni.

Con l’entrata in vigore del Nuovo Regolamento F-Gas (UE) 2024\ 573, non sarà più possibile dal 2030 installare nuovi impianti in refrigerazione commerciale utilizzando gas refrigerante con valore di GWP > 150.

L’obiettivo del case study è stato quello di supportare il cliente nella scelta di un nuovo impianto di refrigerazione, per il punto vendita interno al pastificio Zini, che fosse conforme alle nuove direttive europee F-gas e che consentisse al cliente, allo stesso tempo, di avere minori costi di investimento (capEX) e minori emissioni indirette in termini di CO2 equivalente emessa.

La società di engineering Alfa Projekt si è occupata della progettazione dell’impianto di refrigerazione del factory outlet prevedendo la sostituzione del vecchio impianto, composto da 6 unità plug-in e refrigerante R-448A, con un nuovo impianto centralizzato in espansione diretta con refrigerante R-455A (Solstice® L40X) di Honeywell a bassissimo GWP (< 150), in ottemperanza alle nuove direttive europee F-gas. Gli obiettivi di TEWI e di capEX sono stati verificati e confermati tramite l’eco efficiency analysis di Honeywell.

Descrizione impianto in BT con R-455A

banco frigo punto vendita Zini
Banchi Frigoriferi (Arneg) del punto vendita da 100 mq

L’unità condensatrice dell’impianto di refrigerazione è stata prodotta e fornita da Italia Refrigerazione S.r.l., azienda che produce una vasta gamma di unità di condensazione e centrali multi compressori realizzate per l’impiego dei nuovi HFO A2L a bassissimo GWP. I banchi frigoriferi per l’esposizione e conservazione del prodotto sono stati invece realizzati e forniti da Arneg S.p.A.

Il nuovo impianto è composto da una motocondensante esterna con compressore semiermetico a pistoni con inverter e 6 banchi frigoriferi interni. L’installazione dell’impianto e l’avviamento è stato a cura di Linea Frigor S.r.l. che ha assistito il cliente in ogni fase del processo di realizzazione dell’impianto.

 

tabella refrigerante R-455A

 

Descrizione dei componenti installati

 

  • Leakage detector interno all’unità di condensazione.
  • Batteria condensante in rame con alette in alluminio.
  • N°2 motoventilatori assiali (230 V/1/50 Hz) a 900 rpm DN 500.
  • Separatore Olio.
  • Ricevitore liquido in parallelo con rubinetto intercettazione e valvola di sicurezza.
  • Linea liquido completa di filtro deidratatore e spia indicatrice.
  • Pressostato doppio a riarmo automatico.Protezioni magnetotermiche sul compressore e sui ventilatori del condensatore.

Quadro elettrico cablato con:

  • Controllo elettronico Carel per gestione compressore e inverter.
  • Variatore pressostatico per ventilatori condensatore.

 

Motocondensante esterna in R-455A
Motocondensante esterna in R-455A
Vista interna Condensing Unit e prima carica impianto
Vista interna Condensing Unit e prima carica impianto

I vantaggi dell’impianto di refrigerazione con tecnologia HFO

Trattandosi di un sistema a espansione diretta centralizzato la manutenzione sarà ridotta. Nell’impianto infatti è stata prevista un’unica motocondensante esterna, con un solo compressore, al posto dei 6 compressori presenti nel sistema plug in precedente, che smaltivano il calore internamente alterando il sistema di climatizzazione.

triangolo della sostenibilità del refrigerante
Triangolo della sostenibilità del refrigerante

Un altro vantaggio da sottolineare della scelta dell’impianto con gas HFO R-455A a basso GWP è stato quello di considerare i costi di investimento iniziali dell’impianto. Infatti se il cliente avesse scelto la tecnologia con CO2, avrebbe avuto dei capEX superiori e degli assorbimenti energetici maggiori, soprattutto nel periodo estivo data la bassa temperatura critica della CO2.

La scelta di aver installato un impianto con GWP<150, usando Solstice® L40X di Honeywell, consente di avere una soluzione a lungo termine conforme alle nuove direttive F-gas e, rispetto alla tecnologia a CO2 transcritica, di avere minori TCO (Total Cost of Owner) e minori emissioni indirette espresse in tonnellate di CO2 equivalente.

La voce del cliente

«Zini è un punto di riferimento per la comunità limitrofa alla nostra area produttiva; investire in un nuovo impianto di refrigerazione per il nostro Factory Outlet era dunque tra gli obiettivi del 2023. L’impianto proposto e fornito da Nippon Gases lo abbiamo reputato adatto e in linea con le nostre esigenze di sostenibilità che hanno consentito minori valori di emissioni di CO2 ed elevato risparmio energetico. Inoltre, l’assenza di alte pressioni e di gas altamente infiammabili garantisce all’impianto, oltre all’elevata sicurezza, un livello di affidabilità costante durante tutto il suo ciclo di vita utile e, allo stesso tempo, una riduzione dei costi di manutenzione». Afferma il Sig. Francesco Musolino – Purchasing Manager di Zini Prodotti Alimentari S.p.A.

Conclusioni

Il presente case study evidenzia come la tecnologia ad HFO a basso GWP sia indispensabile nelle sfide della refrigerazione commerciale per garantire elevati standard prestazionali. Volendo fare un confronto rispetto alla tecnologia a CO2 transcritica, con l’installazione dell’impianto ad HFO con R-455A si è ottenuto un risparmio energetico non trascurabile (-14%) con minori costi di investimento dell’impianto (-22%), come si evince dal grafico sotto derivante dall’analisi dell’‘’Eco efficiency’’ sviluppata in collaborazione con Honeywell.

Gli HFO rappresentano quindi una soluzione efficace e sostenibile per il raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione.

Eco efficiency model R-455A vs C02 transcritica

Stai cercando una soluzione di refrigerazione commerciale conforme al Nuovo Regolamento F-gas con bassi costi di investimento ed elevata efficienza energetica?

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